Uno dei modi per far sentire la voce del tuo Brand sui social – e non solo, è quello di sfruttare le capacità audio del web. Innanzitutto, può essere una valida alternativa se proprio sei allergico allo strumento video, che rimane quello più popolare al momento, ma adesso è anche molto di tendenza e, come tutte le cose nuove, novità = interesse = visibilità per il tuo marchio.
A sfruttare per primo il potere della voce e a ridare lustro al vocal è stato ClubHouse, il primo social media audio, dove utenti e professionisti possono mettersi in contatto per un confronto utile ad approfondire diversi argomenti.
Abbiamo già parlato di ClubHouse in questo articolo a gennaio e, onestamente, il nostro giudizio è ancora sospeso: fa numeri tra gli addetti ai lavori e in America ma non ci sembra che abbia ancora quella vocazione al marketing necessaria per fare anche Clienti e portare redditività. Se sei un consulente o vendi servizi e vuoi aumentare la tua Brand Awareness forse è utile, ma oltre a questo ancora è difficile andare. Crediamo infatti che sia impossibile riuscire a creare una community senza la possibilità di registrare i contenuti perché il successo dei contenuti on-demand (Netflix, podcast…) è che ne puoi fruire quando vuoi e come vuoi e ClubHouse al momento è come la radio: o sei nella stanza al momento giusto (giorno e ora) della “trasmissione” o perdi tutto.
Detto questo, anche gli altri social si stanno attrezzando: i primi a fare concorrenza a ClubHouse sono stati Telegram e Twitter che hanno reso da poco disponibili per tutti gli utenti rispettivamente VOICE CHAT 2.0 e Twitter Spaces. Sostanzialmente, anche qui gli utenti possono creare delle Room (Stanze) nelle quali possono scambiarsi informazioni e discutere su argomenti specifici – una copia di ClubHouse, insomma. E a ruota hanno già annunciato che svilupperanno funzioni simili anche LinkedIN e Facebook.
Oltre a queste app e alle funzioni audio di cui sopra, un altro strumento molto utile da utilizzare sono i PODCAST. I podcast ti permettono di creare format e rubriche dove aziende e professionisti possono raccontarsi e aggregare una community di follower, grazie anche alla ampia disponibilità di piattaforme come Apple e Google podcast, Spotify, Stitcher, Spreaker e, recentemente aggiunto, Amazon Music. Il fatto che siano distribuiti su piattaforme già di uso comune ne favorisce la fruizione, soprattutto in macchina o nei trasferimenti per viaggi o di lavoro – tutto in modalità on demand, quindi se non riuscite a terminare l’episodio lo potete riprendere da dove avevate lasciato. Come abbiamo detto all’inizio, l’audio è una nicchia rispetto al video, ma potrebbe essere una nicchia interessante per il tuo Brand e per una visibilità selettiva (di qualità) e più fedele rispetto alle inesorabili scrollate di pollice degli altri social.