Da giorni il web è in fermento per l’arrivo anche in Italia del social incentrato interamente sulle chat vocali: si chiama Clubhouse ed è una piattaforma nata nell’aprile del 2020 dalle menti di Paul Davison e Rohan Seth.
Clubhouse permette agli utenti di fare conversazioni virtuali su un argomento a scelta – conversazioni che però non potranno essere registrate, condivise o scaricate.
In pratica si entra in una stanza, si sale su un palco virtuale e si inizia a parlare o ad ascoltare lo speaker che ha creato la stanza. E’ possibile avere una configurazione con o senza dibattito – quindi il creatore della stanza decide se permettere o meno gli interventi del pubblico. Gli utenti potranno dunque creare delle room nelle quali scambiarsi idee e opinioni dedicate ad un argomento specifico (cinema, musica, tecnologia e politica sono solo alcuni esempi, ma immaginiamo che la fantasia degli utenti andrà ben oltre…)
Al momento In Italia è disponibile solo per gli utenti Apple, che per accedervi avranno bisogno di essere invitati da un’utente già iscritto. Quindi è sicuramente presto per esprimere qualunque giudizio in merito, almeno per quanto riguarda la versione Italiana, ma dai primi commenti che si leggono sul web traspare che Clubhouse è un incrocio tra un podcast interattivo e una conference call. Al momento ha circa due milioni di utenti e un discreto capitale da spendere fornito da investitori privati per il lancio su scala globale.
La domanda che sorge spontanea a noi di PersonalBrandingTorino è: riuscirà Clubhouse ad imporsi in un mondo digitale dove l’occhio vuole sempre la sua parte? Per il momento, la prima reazione importante è stata quella di Twitter che, sull’onda del successo di Clubhouse, ha iniziato a sperimentare un nuovo format vocale chiamato “Spaces”, seguita da qualche polemica (tanto per cambiare) relativa alla mancanza di moderazione dei contenuti nelle rooms. Sicuramente, già il testo nei forum non è facile da controllare e regolamentare, figuriamoci i vocali, ma forse il punto di forza di Clubhouse è che alla chiusura della room viene cancellato tutto e quindi… Verba Volant, Scripta Manent.
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