Instagram ha annunciato che
sta conducendo un test su alcuni utenti in Canada a cui ha rimosso la possibilità di vedere il numero totale di LIKE nei post di foto e video. Ovviamente sarà sempre possibile cliccare sul cuoricino e dimostrare il proprio apprezzamento per un determinato contenuto, ma il conteggio totale sarà visibile solo al titolare dell’account e non ai visitatori.
Se la fase di test verrà superata e la modifica diventerà ufficiale, questo passaggio rappresenta una piccola rivoluzione – significativa per Instagram e forse vitale per Facebook.
Qual è la valenza del conteggio dei LIKE su Facebook e su Instagram?
Per gli è utenti è quella della validazione sociale, vale a dire quella necessità di conferma che, essendo noi umani animali sociali, inconsciamente cerchiamo quando dobbiamo esprimere una valutazione o un giudizio. Un personaggio famoso attira perchè ha successo, un ristorante popolato è più appetibile rispetto ad uno semi-deserto, un capo di abbigliamento è più trendy se lo indossano tutti invece che pochi: la popolarità di una scelta ci fornisce sicurezza, garanzia, affidabilità e soprattutto ci fa sentire parte del branco – mentre la diversità porta istintivamente (purtroppo) alla diffidenza ed all’esclusione.
Per i brand ed i creatori di contenuto è una metrica importante per valutare l’efficacia di un post, il riscontro su un particolare argomento di una linea di comunicazione e soprattutto per confrontare i risultati. Sebbene dopo le recenti modifiche degli algoritmi di pubblicazione, soprattutto su Facebook, i LIKE abbiano perso rilevanza rispetto alle interazioni (commenti e condivisioni), per le pagine business ed i profili personali rimangono un punto fermo per conteggiare la fidelizzazione del pubblico al proprio canale social, o meglio, i Segnali di Apprezzamento – come li ha definiti @Skande in questo suo interessantissimo post.
Detto questo, però, sappiamo anche bene che una strategia social fatta esclusivamente per attirare LIKE e non per creare una community interessata ai nostri contenuti non porta da nessuna parte. Il fenomeno dei LIKE e dei followers comprati, la rincorsa a superare le migliaia, poi le decine di migliaia e poi le centinaia di migliaia di seguaci e gli innumerevoli account (soprattutto su Instagram) che fanno voto di scambio – io seguo te e tu segui me, hanno falsato queste metriche e hanno distratto i brand da quello che deve essere il principale e forse unico obiettivo, ovvero fare una comunicazione efficace e di qualità del proprio prodotto o servizio.
Le stesse piattaforme social sono diventate schiave di questa logica e mentre su Instagram la mancanza dell’hotlink (il link cliccabile direttamente) ha mantenuto il fenomeno in proporzioni ancora accettabili, su facebook il risultato è stato un drastico e drammatico abbassamento della qualità dei contenuti e una perdita di interazioni che anche i numeri del 2019 sanciscono come inesorabile. I numeri di Fb sono quantitativamente interessanti, ma la qualità è sempre più bassa e la fascia 14-25 ormai se n’è andata e non solo non ha un profilo, ma spesso non ha nemmeno l’app installata.
Un mondo (social) senza conteggio dei LIKE quindi non può che essere un mondo migliore.