La necessità di comunicare a distanza a più persone, spesso della propria rete aziendale o commerciale, è frutto della crisi economica degli anni ’90 e della inevitabile conseguenza del taglio delle spese.
Le trasferte rappresentano un costo elevato sia in termini economici che di tempo; i meeting aziendali richiedono team dedicati per far salire la partecipazione ad un minimo accettabile (per non parlare degli eventi marketing che sono diventati improponibili e con ritorni microscopici) e le fiere di settore sono sempre più care e sempre meno performanti.
Ma la necessità di comunicare per le aziende rimane. Negli anni ’90 dunque, grazie alla disponibilità dell’ISDN, si iniziano a vedere le prime forme di videoconferenza business. Una forma embrionale sicuramente, con costi elevati, forti limitazioni legate all’hardware, qualità ed affidabilità non eccelsa e soprattutto la necessità di avere sale attrezzate punto-a-punto. Per pochi, ma non per tutti.
Oggi abbiamo la banda larga e la democratizzazione degli smartphone e delle applicazioni è completa. Perché allora le Aziende faticano ancora a parlare a distanza con le loro reti e con i loro Clienti? Forse perché per il video, in particolare per il video in diretta (lo streaming live) manca una piattaforma comune che dia quel senso di affidabilità e professionalità richiesto dal mondo business. Facebook Live è potente, ma non è uno strumento professionale e anche YouTube Live non gode di molta stima nel canale business. E poi c’è il problema della distribuzione selettiva del contenuto e della privacy.
Entra in scena – o meglio, entrerà tra poco in Italia, LinkedIN LIVE il servizio di live streaming per le aziende. Attualmente disponibile da Febbraio solo per gli USA, il social più business del momento, che nel nostro paese conta più di 300 milioni di visitatori al mese(*) e che è utilizzato dal 29% degli utenti social Italiani(**) apre le porte al mondo dello streaming live.
Cosa ci dobbiamo aspettare? Se analizziamo i dati del momento secondo LocoWise, facendo un parallelo con Facebook che ha post, video e video live, la percentuale di interazione con un post classico è del 3.93%, quella di un post con un video è del 7.69% e quella dei video live è 3 volte superiore rispetto ai video normali. I numeri su LinkedIN live forse saranno diversi, ma la tendenza è quella.
Conferenze, annunci di prodotto, assemblee degli azionisti, seminari online e video di influencers: benvenuti su LinkedIN Live.
(*) Fonte: Hootsuite / WeAreSocial Gennaio 2019 (**) Fonte: GlobalWebIndex, survey utenti tra 16 e 64 anni in Italia