Se avete mai affrontato il problema di come creare il vostro brand personale o di come migliorare quello aziendale, tra le prime cose da fare sarà sicuramente emersa la necessità di avere un’immagine coordinata professionale.
Un logo fatto bene, un sito web in linea con i vostri colori aziendali facile da capire e una serie di descrizioni testuali per i social network (breve, media e lunga) per fare sì che il Cliente vi conosca e riconosca. Tutto giusto – ma perché è importante?
C’è una ragione ben precisa per questo – una motivazione scientifica che la psicologia ci ha insegnato e che si chiama effetto alone.
La realtà che ci circonda è complessa, ricca di informazioni e stimoli sensoriali e non è facile per la nostra mente riuscire ad elaborare in modo rapido e completo tutti questi input. Per questo motivo, ogni tanto (spesso) ci facciamo aiutare da piccoli espedienti o scorciatoie che ci aiutano a decidere – e che in genere funzionano, come l’effetto alone. In pratica, la nostra mente tende ad estendere una prima impressione o una valutazione positiva o negativa a tutta una serie di considerazioni generiche anch’esse positive o negative. E’ un effetto inconscio, non razionale, e non ce ne rendiamo conto quando accade; tuttavia, come sanno bene esperti di marketing e di pubblicità, inevitabilmente accade.
La prima occasione per impressionare la mente del nostro potenziale Cliente – soprattutto se online, sarà il nostro marchio, la nostra presentazione, l’impatto grafico ed emozionale della nostra home page o dei nostri contenuti social. Abbiamo un logo non professionale o che non comunica? L’effetto alone estenderà questa valutazione anche ai nostri prodotti e servizi; abbiamo una pagina graficamente ben fatta, semplice e con i colori giusti? L’effetto alone ci farà percepire come ordinati, professionali e competenti.
Certo, “la prima impressione è quella che conta” – recita un popolare adagio. Facile. Proviamo però ad applicare questo concetto anche ai contenuti. Se il primo contenuto con cui il Cliente viene a contatto spiega come possiamo risolvere un problema o descrive sinteticamente ma in modo chiaro di cosa ci occupiamo, l’effetto alone spalmerà la sensazione di efficienza a tutta la nostra offerta e quella di competenza alla nostra figura professionale. Al contrario, se il primo impatto che offriamo al nostro potenziale contatto è la foto del capannone con i furgoni parcheggiati in bella vista e la storia dell’Azienda oppure, nel caso di un professionista, l’elenco di tutti i titoli scolastici, le lauree e le onorificenze conseguiti, il nostro caro effetto alone ci porterà più verso una sensazione di noia ed auto-referenzialità – lontano dalla scintilla di interesse che volevamo ottenere.